Brovedani: la volontà di mantenere la rotta

Il 2020 passerà alla storia come l’anno più difficile dal secondo dopoguerra. Anche per un Gruppo industriale come Brovedani, abituato ad affrontare le più ardite sfide organizzative e tecnologiche con precisioni al decimo di micron, il nemico invisibile rappresentato dal Covid 19 costituisce una sfida senza precedenti, per le variabili imponderabili messe in gioco.

Come noto, il comparto automobilistico è stato tra i più colpiti dalla pandemia, sia dal lato dell’offerta, sia da quello della domanda. Da una parte la complessità, gli alti standard qualitativi e gli elevati livelli di competizione propri delle industrie automobilistiche comportano filiere su scala mondiale che integrano miriadi di aziende iperspecializzate, con il  rischio concreto che anche un solo anello debole comprometta le potenzialità produttive dell’intera catena e le criticità si spostino nello spazio e nel tempo seguendo i flussi pandemici e i lockdown. Dall’altra la riduzione del potere d’acquisto abbassa fortemente la domanda di beni quali le automobili, che impegnano le famiglie in importanti investimenti finanziari. In questa logica è inevitabile che anche Brovedani Group abbia risentito della “crisi pandemica”, considerata la collocazione del core business in quel settore della meccanica fine rivolto ai big player dell’automotive.

Con questo clima instabile, dentro il quale è difficile fare previsioni, è indispensabile avere profonde radici e rami estremamente flessibili. “La nostra Holding e la nostra famiglia sono vicine a Brovedani Group”, ha dichiarato il vicepresidente Massimiliano Zollia, “con l’obiettivo di tenere la rotta dell’azienda nelle turbolenze del particolare momento storico. È soprattutto importante consolidare quei principi ispirati dal fondatore, Benito Zollia, che da mezzo secolo sono i valori vitali del Gruppo. Vogliamo, in particolare, perseguire una governance attenta agli aspetti ambientali e sociali, con un occhio di riguardo alla qualità di vita sul posto di lavoro e a quel capitale umano che è la vera ricchezza del nostro fare impresa, soprattutto nelle transitorie fasi critiche. Per questo  abbiamo accolto come un segnale benaugurante il conferimento a Brovedani del Welfare Index PMI 2020 per il secondo anno consecutivo, nello stretto novero di 78 imprese italiane, per aver posto salute, sicurezza e benessere al centro della vita aziendale e dimostrato grande capacità di reazione e resilienza all’impatto della crisi Covid”.  “È  tuttavia altrettanto importante”, prosegue Massimiliano Zollia, “essere proattivi, avere davanti a sé nuovi orizzonti. Come Zollia Holding sosteniamo la strada intrapresa già da alcuni anni col management Brovedani in questa direzione, per esempio ampliando il core business e intraprendendo la progettazione e la realizzazione di macchine speciali, automazione e servizi organizzativi per la manufacturing 4.0. Siamo convinti che con la coesistenza di valori stabili e la capacità di metterci creativamente in discussione, si possa costruire l’impresa del futuro.”